Dopo anni di esperienza come vice negli Allievi, per Mattia Terzi è arrivato il momento di guidare in prima persona una squadra e l’ha fatto partendo dagli Esordienti 2009
Mister, com’è stato il passaggio da vice a primo allenatore?
“Molto positivo. Il nostro Responsabile dell’Attività Agonistica, Luciano Pisoni, mi ha dato questa opportunità e l’ho colta volentieri. Ho fatto bene ad accettare. Da primo allenatore si hanno sicuramente più responsabilità ma è bello lavorare con ragazzi che hanno tantissima voglia di giocare e imparare”.
Tra l’altro quella degli Esordienti 2009 è una categoria molto importante perché precede l’ingresso nelle squadre dell’Attività Agonistica.
“Proprio così. Le metodologie di lavoro rispetto a quando giocavo io sono molto cambiate, ma la presenza di Giorgio Gatti, presente a tutti gli allenamenti, è fondamentale per la crescita di tutti noi”.
Può descriverci la vostra settimana tipo e la metodologia di lavoro?
“Facciamo tre allenamenti a settimana, lunedì, mercoledì e giovedì con due partite nel weekend. Lunedì parliamo delle gare del fine settimana precedente e cerchiamo di correggere quelle cose che non sono state fatte bene; il mercoledì e il giovedì, invece, cerco di inserire nuovi concetti e stimolare i ragazzi a trovare le giuste soluzioni nelle varie situazioni di gioco che si vengono a creare”.
Che giocatore è stato e cosa ha cercato di portare della sua esperienza da atleta.
“Io giocavo come difensore e penso che il valore aggiunto per un calciatore sia come utilizza la testa. Ai miei ragazzi ricordo sempre di iniziare la partita con una giocata facile perché, se fatta bene, permette di coraggio e incanalare la partita su un binario giusto. Altra cosa importante, durante l’arco della gara, non è soffermarsi su un errore, ma guardare avanti e continuare a giocare”.
Cosa le danno i suoi giocatori e cosa pensa di riuscire a trasmettere a loro.
“Mi piace la loro voglia di giocare, di sapere e conoscere, ma anche la serenità che hanno quando sono al campo. Vederli col sorriso è bellissimo. Io cerco di dare loro la giusta forza mentale e qualche coscienza in più a livello tecnico e tattico. Penso che a questa età sia più importante l’aspetto tecnico; il lavoro tattico può essere fatto in maniera più approfondita in seguito”.
Per concludere, quali sono gli obiettivi stagionali?
“Crescere sotto tutti i profili sia in allenamento sia in partita dove vorrei vedere tanta intensità”.